Portrait 360° | CAPOVOLTI
cartonpiuma, vinile
2018
240 x 80 x 80 cm
Il termine razza oggi suscita ed evoca sensazioni contrastanti, frutto di condizionamenti mediatici, di ignoranza inespresse che oggi trovano voce attraverso i social media e il dibattito pubblico.
Il termine razza andrebbe usato solo per raccontare le differenze tra specie e non tra esseri umani. Il colore della pelle, la fisicità, il genere sessuale, vengono considerati e dibattuti solo per marcare delle differenze.
Differenze che immaginavo fossero superate da anni o che il processo di evoluzione culturale stesse prendendo la via dell’uguaglianza. Mi sbagliavo.
E’ un dovere attraverso l’uso del mio linguaggio comunicativo poter raccontare quanto oggi la società italiana ed Europea sta vivendo. In un caos di informazioni vere o presunte, CapoVolti ha la presunzione di poter fissare nel tempo attraverso l’arte dei concetti di uguaglianza, suscitare delle riflessioni sulla differenza tra genere sessuale e colore della pelle.
3 sculture di volti umani, identici nella forma, differenti nel contenuto compongono l’opera Portrait 360° | CapoVolti. Una donna, un uomo, una bianca, un nero; uno stereotipo classico dell’idea di razza, sviluppato attraverso delle rotazioni inconsuete dell’immagine rispetto alla forma costituiscono il concetto dell’opera. L’uomo ha forma e contenuto in posizione naturale, la donna ha forma e contenuto in posizione innaturale. Le due immagini opposte e capovolte raccontano la differenza, l’incomunicabilità tra i generi e le razze.
Una terza opera, che è l’unione delle due precedenti, presenta entrambi i volti nella stessa forma. Le due texture non si combinano, non comunicano, creano una nuova immagine che racconta e rafforza la mia idea di uguaglianza, apparente, non realistica, ma ideologicamente giusta. Il caos generato in questa terza scultura tra l’unione dell’uomo e della donna stimola l’osservatore a riflettere e a interrogarsi. Il caos è riequilibrato dalla forma, un’idea di silenzio che nasce dalla serialità della silhouette del ritratto, sempre identica, senza genere, senza razza, unica, un Human Default estetico.